La fortuna di essere bambini sta proprio nell’affrontare la vita con quella spontaneità che crescendo si tende a mettere da parte. Gli occhi dei bambini vedono il mondo con un’innocenza che non fa distinzioni, non crea pregiudizi e non alza barriere.
L’associazione francese Noemi ha messo alla prova genitori e figli in un gioco educativo dal finale a sorpresa. Seduti davanti a uno schermo, mamme, papà e figli vengono invitati a riprodurre le smorfie degli attori. Un piccolo muro li separa in modo che non possano vedere quello che fa l’altro. Si divertono a sgranare gli occhi, storcere la bocca, finché sul video non appare una ragazza disabile che simpaticamente mette un dito nel naso. E’ in questo momento che avviene lo strappo. Mentre i genitori, imbarazzati e inteneriti, si limitano a guardarla, i bambini continuano a giocare perché per loro non c’è alcuna differenza tra la smorfia di un adulto e quella di una bambina disabile. Per loro la disabilità è una normalità.
Il messaggio lanciato dall’associazione Noemi con il video “The eyes of a child” è di cambiare il modo in cui la società guarda le persone con disabilità multiple. Guardarle in modo positivo rispettando la loro dignità, così come fa un bambino, è l’unico modo per rendere la loro vita migliore
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